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Per sua natura il trevigiano oscilla da un opposto all'altro: è chiuso e diffidente ma anche attaccato alla "roba" come i siciliani; ama l'ordine e la disciplina come i tedeschi, s'infervora per le cose che lo appassionano ma è tendenzialmente freddo e distaccato nei rapporti col prossimo; gran lavoratore, non ha mai tempo da perdere, anche se poi indulge volentieri alla ciàcoea e al goto de vin in osteria con gli amici; gli piace la buona cucina ma non mangia per non ingrassare; è bigotto e libertino, campagnolo e aristocratico, abitudinario e festaiolo, pettegolo e discreto, competitivo al massimo ma non disponibile a mettersi in gioco. Insomma, il trevigiano si è nei secoli specializzato per far impazzire chiunque tenti di capirlo.